Ciotole, tazze, cofanetti, cornici, suppellettili vari,
pavimenti, paraventi, decorazioni, soffitti, abitazioni, maschere, burattini,
cavalli a dondolo, monumenti, sculture, scenografie teatrali, decorazioni
religiose e architettoniche, mobili, bambole, casse di orologi, divisori nelle
navi, tramezzi… cosa hanno in comune tutte queste cose?????? SONO TUTTE
REALIZZATE CON LA CARTA PESTA !
Oggi per la mia rubrica modello e creo parlo infatti della carta pesta!
Prima di
andare subito al pratico della tecnica e bene dire qualcosina sulla sua
storia perchè fidatevi e molto interessante!
Un pò si storia
La carta pesta è popolare ai più per i famosi carri di
carnevale, ma questa tecnica di lavorazione della carta che è anche quindi
ottima per il riciclo creativo è molto antica, risale infatti al VI secolo dove
i primi ad utlilizzarla furono i Greci; loro usavano unire la fibra di lino con
lo stucco e il colore per creare maschere comiche e per i boschi sacri. Molto
affascinante quella di appendere maschere sui rami degli alberi nei boschi
sacri!!! ^^
La carta pesta è presente in tutte le epoche e culture; dalla
Cina che ha inventato il composto per produrre la carta e l’idea di utilizzarlo
per creare cofanetti e oggetti uitlili per la casa, all’inghilterra dove veniva
utlizzata per la decorazione delle pareti passando per la Germania che la usava per
realizzare i pavimenti fino in Norvegia e Austria che l’anno utlizzata per
costruire abitazioni.
In Italia era usata nell’arte… ma essendo un metodo povero e
in cui si usavano stracci e scarti non veniva considerata una tecnica artistica
di pregio e quindi disdegnata, infatti non c’è molta storia degli artisti e dei
maestri della carta pesta se non un
piccolo cenno del Vasari, nelle Vite, dove si scopre che nel nostro paese
prende vita a Siena da jacopo della Quercia quando nel 400 il comune gli
commissionò un monumento funebre per il capitano Giovanni D’azzo Ubaldini .
Insomma la carta pesta dal VI secolo a.c al settecento che è
il periodo più rigoglioso per questa tecnica a preso sempre più piega fino al
900 … che dire??? Una tecnica davvero duttile e che in passato per molti è
stata pruriginosa.
Ovviamente il suo uso
si ridusse sempre più con l’avanzare del novecento per le scoperte di nuovi
materiali, quali la plastica e evoluzioni lavorative come, l’industria la
produzione in serie di poi tutti quei materiali che venivano prodotti con la
carta pesta.
Come si realizza
Per realizzare la carta pesta ci sono 2 metodi e la materia prima, la carta, deve essere:
Carta di giornale, tovagliolini di ogni tipo, carta per
imballaggi.
Primo metodo.
E quello rapido di uso comune, forse diventato famoso per art
attak.
-strisce di carta (strappate a mano non con la forbice)
-colla vinilica diluita con acqua leggermente
-carta di giornale, adesivo carta
Per realizzare maschere, prendere la forma di stampi o oggetti contenitori
Si riveste di pellicola trasparente un oggetto di cui
vogliamo prenderne la forma. (ad esempio se vogliamo realizzare una maschera, un contenitore, uno stampo...)
Bagnare le carte nel’acqua e ricoprire la forma senza usare
la colla al primo passaggio.
Dal secondo invece si. Spennellare la colla e rivestire con
il secondo strato di strisce di carta o imprimere le strisce direttamente nella
colla avendo cura di togliere l’eccesso prima di applicarle sulla superficie.
Continuare così facendo almeno 3 strati. Più strati ci sono
più e resistente e spessa.
E lasciare asciugare.
Una volta asciutto togliere dalla forma. La pellicola avrà fatto da
schermo e la vostra forma sarà pronta
per essere decorata.
Per realizzare figure tridimensionali
Con lo stesso metodo possiamo rendere tridimensionali sagome di cartone, per far ciò basta prendere la sagoma ritagliata dal cartone ondulato, bagnare la carta tipo asciugoni nella colla e acqua e iniziare a modellarla sulla sagoma dando la tridimensionalità voluta.
Se alla sagoma, vogliamo dare molto volume, a seconda anche del lavoro creativo vogliamo realizzare, utile è usare la carta di giornale o altre strutture di carta, da asciutte, che ci permettono di volumizzare la sagoma, che verranno poi rivestiti con la stessa tecnica di strisce carta e colla vinilica, inglobando il tutto.
Secondo metodo e procedimento (serio)
Le strisce di carta vanno tenute a mollo per 24 – 48 ore in
una bacinella l’acqua deve superare la carta di un dito non di più.
Se avete modo di frullare l’impasto risulterà una poltiglia
da scolare dall’ acqua in eccesso che si può già utilizzare, per questo procedimento e meglio usare carta
della stessa consistenza e colore. A questo impasto
si uniscono colla e gesso (più colla che gesso ed è pronta)
Comunque il passaggio completo sarebbe che, si fa bollire la
carta con la sua acqua per 20 minuti dopo le 24-48 ore di riposo.
Poi si pressa e pesta
per scolare l’acqua e si fanno delle palle da mettere ad asciugare, infine una volta
asciutte si polverizzano.
In questo modo avrete la carta pesta pronta al uso, all’occorrenza
basterà aggiungere all’impasto secco (polvere), colla vinilica e gesso in queste proporzioni:
3 parti di polvere
3 di colla
2 di gesso in polvere
E acqua quanto basta
Ovviamente sono dosi di base poi starà a voi aggiungere o
togliere qualcosa, e crearvi le vostre dosi della carta pesta.
L’impasto deve risultare ben amalgamato e plastico come la
pasta modellabile.
Se vicimentate o avete già provato uno dei due metodi fatemi sapere!!